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DA "I DEPORTATI PAVESI NEI LAGER NAZISTI"

...un mattino, ci hanno caricato su dei vagoni-merci - i binari della ferrovia arrivavano proprio nel campo - dai quali avevano appena tolto un carico di cemento e c'era una gran polvere. I carri si sono chiusi, sono stati piombati ed è iniziato il viaggio verso Flossenburg, che durò tre giorni e tre notti. Nei vagoni eravamo così tanti che non si poteva stare tutti seduti e allora abbiamo organizzato dei turni, riservando ai più vecchi i posti migliori, con le spalle appoggiate. In tutto ci hanno aperto tre volte, una volta in mezzo alla campagna per i nostri bisogni.

Quando siamo arrivate ad Auschwitz siamo scese dal treno...Allora siamo entrate dentro in quei famosi "bagni", che erano docce per modo di dire, perchè c'erano i buchini per il gas; allora ci hanno spogliate di tutti i nostri panni, ci hanno messe sotto un getto di acqua gelata e poi siamo andate dove c'era un mucchio di vestiti e abbiamo messo su dei panni luridi, tutti sporchi. Ci hanno dato un paio di mutandone lunghe, maglia niente, quel vestito lì e una giacca da mettere sopra...e come sono arrivata ad Auschwitz con quel vestito l'ho portato finchè è venuta la liberazione...Quand'è stato ottobre, faceva un freddo terribile; allora abbiamo trovato della carta e l' abbiamo messa sotto i vestiti: quando si sono accorti che eravamo coperte di carta, è venuta la comandante, ci ha spogliate tutte e ci ha lasciate là due ore...nude...noi donne tutte là a gelare dal freddo: ci mettevamo schiena contro schiena per scaldarci un pochino!

PER NON DIMENTICARE DAVVERO...

IL 27 GENNAIO E' IL GIORNO DELLA MEMORIA. IN TELEVISIONE DANNO SPECIALI SULLA SHOA INTERESSANTISSIMI, PECCATO AD ORARI NOTTURNI. NELLE SCUOLE SI LEGGONO TESTIMONIANZE E SI VEDONO FILMATI. OGGI ABBIAMO ANCORA LA "FORTUNA" DI AVERE IN VITA DEPORTATI CHE CI POSSONO TESTIMONIARE LE ATROCITA' SUBITE, SAREBBE INTERESSANTE CHE LE SCUOLE INVITASSERO UNO DI LORO A RACCONTARE LA REALTA'. PERCHE' E' REALTA' QUELLO CHE E' SUCCESSO, ANCHE SE E' COSI' TERRIBILE DA PENSARE CHE UN UOMO POSSA AVER FATTO QUESTO AD UN ALTRO UOMO. MI COMMUOVO SEMPRE AD ASCOLTARE I RACCONTI DEI DEPORTATI, LORO SONO UN LIBRO DI STORIA VIVENTE E DOBBIAMO RENDERCI CONTO DELLA FORTUNA CHE ABBIAMO A NON ESSERE NATI IN UN PERIODO DI GUERRA. HO, PER COSI' DIRE, UNA SECONDA MAMMA, LA TATA DI UNA VOLTA, E A VOLTE LE CHIEDO DI RACCONTARMI DELLA SUA INFANZIA, PERCHE' MI PERDO NELLE SUE PAROLE, QUANDO RACCONTA DELLA SIRENA DEL COPRIFUOCO, DELLA FATICA DI AVERE CIBO PER TUTTI, DEGLI EBREI CHE AVEVA CONOSCIUTO E CHE SI DOVEVANO NASCONDERE. NON E' UN RACCONTO, E' TUTTO VERO. NON DIMENTICHIAMO!!!

POLPETTE AL SUGO

INGREDIENTI:1 CONFEZIONE DI MELANZANE GRIGLIATE, 2 CUCCHIAI DI PARMIGIANO E 2 DI PANGRATTATO, 1 SPICCHIO D'AGLIO, 4 CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA, 400 GR DI PASSATA DI POMODORO, 1 UOVO, SALE.

PREPARAZIONE: VERSATE LA PASSATA DI POMODORO IN UNA LARGA PADELLA CON L'OLIO,SALATE E FATE CUOCERE PER 10 MIN. METTETE IN UN ROBOT DA CUCINA LE MELANZANE, CON LO SPICCHIO D'AGLIO,IL PANGRATTATO,IL PARMIGIANO,L'UOVO E SALATE.TRITATE FINO AD OTTENERE UN COMPOSTO OMOGENEO,MA NON TROPPO FINE,SE NECESSARIO AGGIUNGERE DELL'ALTRO PANGRATTATO.FORMATE DELLE POLPETTE E FATELE CUOCERE NELLA PADELLA CON LA PASSATA DI POMODORO PER 15 MIN.