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domenica 19 ottobre 2014

UNA LUNGA NOTTE IN OSPEDALE, DI GIORGIA RAGUSA

Sono solo le 19:15, si è già cenato, se si può chiamare cena, quel vassoio con piatti quadrati chiusi dalla pellicola. Le posate di plastica, che si rompono solo a guardarle. E sempre il solito menù: pastina, prosciutto cotto, purè e mousse di frutta. Abbasso le tapparelle, tanto fuori è già buio, tipica serata autunnale, l'umidità sembra che trapassi i vetri. E' ora di spegnere anche le luci della camera. Una camera dalle pareti verdi e dal soffitto viola, chi avrà mai scelto questo accostamento di colori...?La parete che dà sul corridoio è una grande vetrata, mi ricorda le camere dell'ospedale dove è ambientata la serie di Dr House. Chiunque passi davanti, meccanicamente guarda dentro la stanza. Lo faccio anch'io con gli altri, quando percorro il corridoio, non per curiosità, ma è la testa che si volta inconsciamente a guardare dentro le stanze. Ogni stanza un problema di salute.
La camera rimane illuminata dalla luce del corridoio.
La tv, che per tutta la giornata ha fatto compagnia, anche se in realtà non l'ho mai guardata preferendo leggere un libro, ora dà fastidio. Spengo anche la tv. Mi sento stanca, come se avessi lavorato moltissimo, invece sono stata a letto tutto il giorno. Mi copro, solo un lenzuolo e il copriletto, di quel tessuto "ospedaliero", con le lettere "ricamate" del nome dell'Istituto ecc...Mi stupisco del fatto che non ho pensieri, che mi affollano la testa. Tutto è surreale e senza accorgermene già dormo.
"Buonanotte!"- mi dice l'infermiera del turno di notte,
La ringrazio, dopo aver sobbalzato: stavo già dormendo. Chiude la porta a vetri della stanza. Si spengono le luci del corridoio, rimangono quelle notturne. Posso rimettermi a dormire. Mi sveglio, penso di aver dormito per ore, ma è tutto buio come prima. E' solo mezzanotte, fa un caldo soffocante, bevo un pò di acqua della bottiglietta che ho sul comodino. Mi alzo per andare in bagno. Percorro il corridoio, di notte sembra ancora più lungo, con tutte quelle porte, sembra il set di un film dell'orrore. Si sentono solo i bisbigli dell'infermiere, che provengono da una stanza. Qualche colpo di tosse qua e là. Entro in bagno, accendo la luce, rimango accecata dal neon. Ritorno in camera, Ritorno a letto e mi addormento.
Suona un campanello, mi sveglio e penso che ormai sarà mattino, invece sono solo le due. Poi le quattro, le sei...Finalmente sono le otto. Passa una dottoressa, "Oggi va a casa, va bene?" Certo che va bene, è stata lunga questa notte!!

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