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mercoledì 1 gennaio 2014

DALLE PUSSY RIOT A BEYONCE', ECCO LE DONNE DEL 2013

Tra le donne che hanno segnato il 2013 spicca la giovanissima Malala Yousafzai, la coraggiosa 14enne pakistana, icona della lotta per i diritti delle donne. Nell'ottobre del 2012 i talebani le spararono in faccia per metterla a tacere ma ottennero l'effetto contrario. Non solo non riuscirono a ucciderla ma neppure ad intimidirla, anzi. Malala nel 2013 è tra le donne più influenti e ammirate al mondo e il suo lavoro è appena cominciato.
A dar prova di estremo coraggio anche le due Pussy Riot, Nadezhda Tolokonnikova e Maria Aliokhina. "Vogliamo continuare a fare ciò per cui siamo andate in prigione. Vogliamo una Russia senza il presidente Vladimir Putin", hanno dichiarato non appena scarcerate, con tre mesi di anticipo sul previsto in seguito all'amnistia approvata il 18 dicembre dalla Duma. "E' stata un'operazione di marketing per migliorare la sua immagine", ha denunciato la Tolokonnikova, che dal carcere aveva scritto lettere descrivendo le dure condizioni di vita e dove, per protesta, aveva anche intrapreso uno sciopero della fame. Gli arresti non hanno fermato neppure le donne dell'Arabia Saudita che reclamano il diritto di poter guidare l'auto. Le attiviste hanno dato vita a numerose manifestazioni di disubbidienza civile e promettono di continuare a lottare finché non avranno raggiunto il loro scopo.
Durante una conferenza negli Stati Uniti, Malala aveva dichiarato che l'America è in attesa del suo primo presidente donna e in platea ad ascoltarla c'era Hillary Clinton. Lei non ha ancora sciolto ufficialmente la riserva sulla sua prossima corsa per la Casa Bianca ma la macchina elettorale sembra già partita. Se riuscisse a diventare presidente, e molti osservatori ritengono sia probabile, l'impatto non sarebbe solo simbolico perché per la prima volta nella storia la persona più potente del mondo sarebbe una donna.
Secondo la classifica Forbes, oggi la donna più potente del globo è Angela Merkel. La crisi dell'euro ha rinvigorito il suo ruolo di leader dell'Unione monetaria mentre in Germania è stata confermata cancelliere per il terzo mandato. Anche il presidente del Cile Michelle Bachelet è stata confermata quest'anno per il suo secondo mandato nel Paese sudamericano dal quale abbiamo importato la parola "machismo".
Nel più "maschile" degli ambienti, quello bancario, brilla Janet Yellen: sarà il prossimo presidente della Federal Reserve. La nomina è stata annunciata da Barack Obama che per la prima volta nella storia Usa ha affidato la guida della banca centrale più influente del mondo ad una donna.
Sheryl Sandberg, chief operating officer di Facebook, è sicuramente degna di menzione. Nel suo ultimo best-seller ha esortato le donne ad inseguire senza tregua le proprie ambizioni perché l'uguaglianza, ha avvertito, è ben lonta dall'essere stata raggiunta.
E c'è poi Mary Barra, il prossimo amministratore delegato di General Motors, la più grande casa automobilistica americana. Ha 52 anni e ne ha trascorsi 33 nell'azienda dove aveva lavorato anche il padre, scalando tutte le posizioni dal basso fino ad assumerne le redini.
Tra le 10 donne più influenti del 2013, figura infine la bellissima Beyonce che continua a mietere un successo dopo l'altro'. Secondo alcuni sta rivoluzionando l'industria della musica, sorprendendo come artista e come manager di se stessa. Ha da poco pubblicato on line il suo "visual album", destabilizzando gli ortodossi del marketing. Si stima che in pochi anni Beyonce abbia accumulato una fortuna pari a 300 milioni di dollari.

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