Sinner "piglia tutto" chiude il 2025 con 6 titoli e dieci finali su dodici tornei disputati. Polemiche sul suo no alla Coppa Davis.
Sulla scia del Sinner nazionale, il tennis ultimamente gode di un gran seguito, ecco un paio di curiosità di questo sport tratte da FOCUS.IT.
*Quanto può durare una partita di tennis?
Il tennis, come anche altri sport, non ha limiti di tempo. Per vincere una partita, un giocatore deve aggiudicarsi un certo numero di set, indipendentemente da quanto tempo ci metterà. La maggior parte delle partite di tennis dura da due a tre ore. Pochi match si estendono oltre, soprattutto dal 1973, quando la federazione internazionale ha introdotto la regola del tie-break. Ma ci sono delle eccezioni.
In ogni caso la partita più lunga nella storia del tennis (parliamo dei professionisti) è quella che si giocò a Wimbledon il 24 giugno 2010 tra John Isner e Nicolas Mahut: vinse il primo dopo ben 11 ore e cinque minuti di gioco (distribuiti su tre giorni).
Perché le palline da tennis sono "pelose"?
La peluria permette un miglior controllo del colpo da parte del giocatore: se non ci fosse, la palla schizzerebbe via in modo incontrollabile, mentre grazie a essa le corde della racchetta fanno per un attimo presa sulla palla, comprimendola e consentendo al tennista di impostare il colpo desiderato e di accentuare gli effetti.
La seconda funzione dei peli è aumentare la resistenza all'aria della pallina, diminuendone la velocità e riducendone il rimbalzo. Quando infatti si usano palle consunte e ormai prive di peluria, al momento del rimbalzo tendono a scivolare via sulla superficie del campo. In fase di fabbricazione, la peluria è fatta sollevare dal feltro di copertura dell'anima di gomma, grazie a potenti getti di vapore.*

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