Facebook spia (senza dirlo) i messaggi privati? E uno
studio legale americano si è messo in testa di far ottenere a tutti gli
utenti un risarcimento. Il Lieff Cabraser Heimann & Bernstein di San
Francisco ha avviato una class action nei confronti del social network per
violazione della privacy. Gli avvocati sono convinti che Facebook
"legga" anche i messaggi privati per far sfruttare le informazioni a
fini pubblicitari.
Il colosso di Mark Zuckerberg smentisce e si dice
pronto a difendersi in tribunale. La studio legale californiano mira a
un risarcimento pari a 100 dollari al giorno per tutto il periodo di
tempo in cui Facebook ha infranto le regole di riservatezza. La somma
arriverebbe a cifre ragguardevoli. In alternativa, la class action
prevede un risarcimento forfettario di 10 mila dollari per ogni utente che decidesse di aderire all'azione legale collettiva.
Una causa simile aveva coinvolto Google. Con una differenza decisiva: Mountain View
esplicita chiaramente nelle condizioni che i messaggi pubblicitari sono
resi "più utili e interessanti per te" grazie ai sistemi automatici.
"Google non cederà in licenza, venderà o condividerà mai a scopi di
marketing le informazioni personali che ti identificano senza il tuo
consenso esplicito". Le accuse sono da confermare, ma su Facebook non
compare nessun avviso di questo tipo.
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