Il giorno prima Bencio aveva detto che sarebbe stato disposto a commettere peccato pur di avere un libro raro. [...]
Un monaco dovrebbe certo amare i suoi libri con umiltà, volendo il bene loro e non la gloria della propria curiosità: ma quello che per i laici è la tentazione dell'adulterio e per gli ecclesiastici regolari è la brama di ricchezze, questa per i monaci è la seduzione della conoscenza.
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