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sabato 19 febbraio 2011

DA " UNO, NESSUNO E CENTOMILA " DI LUIGI PIRANDELLO

Io volevo esser solo in un modo affatto insolito, nuovo. Tutt' al contrario di quel che pensate voi: cioè senza me e appunto con un estraneo attorno.
Vi sembra già questo un primo segno di pazzia?
Così volevo esser solo. Senza ma. Voglio dire senza quel me ch' io già conoscevo, o che credevo di conoscere. Solo con un certo estraneo, che già sentivo oscuramente di non poter più levarmi di torno e ch' ero io stesso: l' estraneo inseparabile da me.
Se per gli altri non ero quel che finora avevo creduto d' essere per me, chi ero io?

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